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7. Pattern e profili di interoperabilità

Le diverse esigenze di interoperabilità delle PA e l’esperienza da loro maturata hanno evidenziano l’impossibilità di adottare un unico approccio risolutivo. Di contro, esigenze simili tra i vari domini determinano l’opportunità di definire un insieme di soluzioni tecnologiche comuni che permettano, anche attraverso la loro combinazione, di definire un quadro condiviso di regole applicate.

Le Linee Guida individuano i pattern e i profili di interoperabilità come modalità tecniche condivise secondo le quali un fruitore e un erogatore realizzano l’interoperabilità dei propri sistemi informatici, Nel dettaglio:

  • i pattern di interoperabilità risolvono singoli requisiti che la PA deve soddisfare, e si dividono in:
    • pattern di interazione che descrivono il modello di comunicazione tra fruitore ed erogatore;
    • pattern di sicurezza che descrivono le modalità per assicurare specifiche caratteristiche di sicurezza della comunicazione;
  • i profili di interoperabilità sono combinazioni dei pattern di interoperabilità per risolvere i casi d’uso che una PA deve soddisfare.

I pattern e i profili di interoperabilità che le PA DOVREBBERO utilizzare sono indicati nei Documenti Operativi: Pattern di integrazione, Pattern di sicurezza e Profili di interoperabilità.

Nel caso in cui le Pubbliche Amministrazioni rilevino l’impossibilità di dare seguito alle specifiche esigenze dei domini di interoperabilità che le vedano coinvolte, a causa della mancanza di pattern e/o profili di interoperabilità adeguati, o evidenzino l’opportunità di aggiornare i pattern e i profili di interoperabilità esistenti, DEVONO segnalare la circostanza ad AgID, definendo un esigenza e/o formulando una proposta.

L’AgID, stimolata dalle esigenze e dalle proposte della PA o su propria iniziativa, avvia un tavolo pubblico di concertazione per modificare o definire nuovi e/o modificare i pattern e/o i profili di interoperabilità.

I nuovi pattern e/o i profili di interoperabilità o la modifica di quelli esistenti sono formalmente introdotti nel ModI attraverso Circolari emanate dall’AgID per l’aggiornamento dei Documenti Operativi: Pattern di integrazione, Pattern di sicurezza e Profili di interoperabilità.

Il processo di mantenimento dei pattern prevede le seguenti fasi:

1. [NUOVA ESIGENZA E PROPOSTA] Le PA o AgID individuano nuove esigenze di interoperabilità e POSSONO proporre nuovi pattern come soluzione;

2. [CONCERTAZIONE] AgID apre il tavolo pubblico, in modo da acquisire eventuali proposte alternative per soddisfare le nuove esigenze evidenziate;

3. [ADOZIONE] AgID, valutando le proposte pervenute, individua i nuovi pattern che rispondono alle esigenze e aggiorna i Documenti Operativi.

Il processo di mantenimento dei pattern è realizzato da cicli successivi di applicazione delle fasi individuate. La pianificazione dei cicli di proposta assicura la raccolte delle esigenze dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

  • (i)° ciclo [1 gennaio anno corrente - 31 ottobre anno corrente ]
    1. [NUOVA ESIGENZA E PROPOSTA] da 1° gennaio anno corrente - 30 giugno anno corrente
    2. [CONCERTAZIONE] dal 1 maggio anno corrente - 31 agosto anno corrente
    3. [ADOZIONE] dal 1° settembre anno corrente - 31 ottobre anno corrente
  • (i+1)° ciclo [1 luglio anno corrente - 30 aprile anno successivo]
    1. [NUOVA ESIGENZA E PROPOSTA] da 1° luglio anno corrente - 31 dicembre anno corrente
    2. [CONCERTAZIONE] dal 1 novembre anno corrente - 31 febbraio anno successivo
    3. [ADOZIONE] dal 1° marzo anno successivo - 30 aprile anno successivo

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Figura 4 - Rappresentazione del processo di gestione dei pattern

Si rimanda ai seguenti paragragi per dettagli.