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Modificare componenti

Come modificare i componenti e i moduli esistenti, e crearne di nuovi

Il tema Bootstrap Italia è stato creato secondo le direttive mostrate alla pagina relativa alla creazione di temi sul sito ufficiale di Bootstrap 4.6.1.

Struttura di un componente

Ogni componente può avere una personalizzazione di stile e di funzionalità, preferibilmente attraverso l’utilizzo di un singolo file scss nella cartella src/scss/custom/ e, opzionalmente, di un file javascript nella cartella src/js/plugins/. Questo permette di avere una struttura dei file semplice da comprendere e di più facile manutenzione.

Queste due cartelle, assieme alla cartella docs per la stesura della documentazione, sono le uniche cartelle dove avviene l’editing dei componenti.

Il codice presente in esse, attraverso alcune procedure di compilazione (si può vedere il comando gulp build nel file gulpfile.js), viene usato per sovrascrivere il codice già presente in Bootstrap 4.6.1 e ne esporta una versione personalizzata (un tema) nelle cartelle dist/js e dist/css.

Informazioni aggiuntive si possono trovare alla pagina relativa alla creazione di temi sul sito Bootstrap 4.6.1.

In breve, gli elementi su cui intervenire per la creazione o la modifica di componenti personalizzati possono essere:

  • Un file .md per la documentazione del componente
  • Un file .scss per lo stile
  • Un file .js per comportamenti dinamici

Documentazione del componente

Ogni componente ha una pagina (o un paragrafo) nella documentazione alla cartella /docs/componenti. Tale documentazione è redatta in codice markdown ed è comprensiva di una breve descrizione testuale, oltre ad eventuali varianti, comportamenti, esempi di codice html ed eventuali peculiarità in termini di codice Javascript.

Nel caso di un nuovo componente, sarà necessario aggiungere un nuovo file .md dedicato e la rispettiva voce al menù principale nel file _data/nav.yml.

Personalizzazione di stile

I componenti base ereditano ovviamente stili e funzionalità da Bootstrap 4.6.1, di cui si può trovare il codice sorgente all’interno di node_modules/bootstrap/. Ovviamente, la consultazione di tale codice servirà soltanto come riferimento e nessun file all’interno di node_modules andrà modificato, ma esteso utilizzando quanto più possibile le variabili che Bootstrap 4.6.1 mette a disposizione.

Per la personalizzazione dello stile di tali componenti, andranno infatti sovrascritte o aggiunte variabili nella cartella src/scss/_variables.scss; oppure, in caso non sia sufficiente sovrascrivere variabili, aggiungere o modificare classi e proprietà nella cartella src/scss/custom/. Si può notare le modalità con cui il file bootstrap-italia.scss importa ed estende secondo un preciso ordine gli stili e le funzioni di base di Bootstrap 4.6.1.

Il componente dovrebbe utilizzare una classe base .nome-componente, che ne definisce gli stili, e dei modificatori (se necessari) che ne possano alterare alcune proprietà (es.: .nome-componente-sm, .nome-componente-primary, ecc.).

Personalizzazione di comportamento

Per l’implementazione di funzionalità dinamiche che richiedano l’uso di javascript, si può invece fare riferimento alla cartella src/js/plugins/.

Anche in questo caso, è bene seguire la struttura per la creazione di Plugin secondo quanto è già presente nella cartella node_modules/bootstrap/js/ e alla pagina relativa alla creazione di temi e la pagina relativa all’utilizzo di Javascript sul sito Bootstrap 4.6.1. In generale, è bene usare attributi data- per collegare Javascript ai componenti, e non usare i nomi delle classi.

Test di accessibilità

Bootstrap Italia utilizza pa11y-ci per validare l’accessibilità dei propri componenti. Il file di configurazione esclude alcuni selettori che non sono parte della libreria ed è visibile al file .pa11yci.

Dopo aver avviato il server locale attraverso npm start, è possibile utilizzare il seguente comando per validare tutte le pagine della documentazione:

npm run test-a11y

Per effettuare invece il test di un singolo componente, è sufficiente utilizzare il comando seguente:

npm run test-a11y-one [indirizzo della documentazione del componente]

Test di linting del codice

Bootstrap Italia utilizza Prettier, Eslint e Stylelint per fare linting del codice. Utilizzare il comando

npm run format-code

per ricevere feedback sui problemi e avviare il processo di auto fix.

Esempio

Attraverso questo comando è possibile effettuare il test di accessibilità per il componente di esempio “componente base”.

npm run test-a11y-one http://localhost:4000/docs/come-iniziare/componente-base/


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Per analizzare un componente di esempio da cui partire per lo sviluppo di componenti avanzati personalizzati, puoi fare riferimento alla pagina descrittiva del componente base.